E’ il sentimento che insorge di fronte ad un’ingiustizia o a un torto subito.
Il vissuto che vive chi la prova è quello di essere stato danneggiato, e per questo motivo, spesso l’individuo arrabbiato attende un risarcimento.
La rabbia viene spesso associata a condotte deprecabili, ad atti violenti e a comportamenti impulsivi. Tutti questi fenomeni mettono in luce gli aspetti distruttivi della rabbia.
Tuttavia la rabbia possiede anche degli aspetti positivi, che permettono all’individuo di utilizzare le proprie risorse in maniera costruttiva.
La tristezza, è un’emozione che spesso gli individui vorrebbero evitare di provare.
Sollecita vissuti depressivi, un tono dell’umore deflesso e pensieri cortocircuitali ed angoscianti.
La morte, e i pensieri ad essa connessi sono gli emblemi della tristezza.
Di sovente la tristezza, provoca fenomeni di chiusura sociale, isolamento ed emarginazione.
La paura possiede le proprie radici in un passato arcaico della storia umana.
Questo stato emotivo nasce generalmente in un contesto di pericolo reale o percepito.
Chi prova paura può manifestare differenti reazioni, alcune anche opposte.
Tra le più riconoscibili vi è la fuga o il blocco.
La felicità, o gioia, è uno stato di euforia che l’essere umano prova in svariate occasioni.
Ha sempre una connotazione positiva, ed è per questo motivo che è l’emozione più ambita.
La manifestazione riconosciuta a livello universale è il sorriso.
Anche i bambini molto piccoli provano felicità.
Tutti vogliamo essere felici.
L’area cerebrale prevalentemente coinvolta nell’elaborazione delle emozioni è il sistema limbico.
Questo sistema è costituito da una serie di strutture, tra cui l’ippocampo e l’amigdala.
Quest’ultima, è situata nella porzione anteriore del lobo temporale, e svolge un ruolo centrale per la marcatura emotiva di stimoli di diversa natura, sia visivi che acustici.
Ha un ruolo significativo nell’apprendimento e nel riconoscimento delle espressioni delle emozioni sui volti umani.